Glera una volta.

L’uva da cui tutto ha origine.

Un’ uva a bacca bianca del Triveneto conosciuta, fin dai tempi dei romani. Cresceva su una collina che oggi fa parte del comune di Trieste: la collina di Prosecco.

Nella seconda metà del 1700 i documenti storici ci raccontano che quest’uva profumata, aveva trovato casa sui colli di Valdobbiadene in Veneto, dove veniva utilizzata per produrre vini bianchi fermi.

Un secolo dopo la nostra Glera comincia la sua carriera ufficiale nel mondo degli spumanti e nel 1870 fa il primo timido debutto all’Esposizione Universale di Vienna , non più trasformata in un vino bianco fermo apprezzato dalla nobiltà europea, ma sotto forma di Prosecco, il primo in assoluto anche se decisamente diverso rispetto a quello di oggi…perché l'Apparato Martinotti non era ancora stato inventato.

La storia del Prosecco inizia proprio da qui, ma è Il Novecento il secolo che vede evolversi e accrescere la sua fama e la coltivazione della Glera va di pari passo allo sviluppo delle tecniche enologiche.

Il1970 vede la registrazione ufficiale del vitigno Glera nel Catalogo nazionale delle varietà di vite e nel 2009 avviene un importante passaggio per la tutela del Prosecco con l’istituzione della denominazione Prosecco DOC che sancisce definitivamente che il vino Prosecco viene prodotto con uve Glera e in una specifica area del territorio del Nord Est italiano.