La storia del Metodo Martinotti. Il Metodo Italiano.

Siamo a fine 800 e l’enologo Federico Martinotti, direttore della Regia stazione enologica di Asti, decide di cercare un sistema più pratico rispetto al Metodo Classico (o Champenoise) per spumantizzare i vini.
Dalle sue ricerche ed esperimenti nasce l’“Apparecchio a lavorazione continua”.
Siamo in piena rivoluzione industriale, l’Apparecchio di Martinotti viene brevettato nel 1895 in Italia, Francia e Svizzera e si rivelò un metodo innovativo perché prevedeva l’utilizzo di tre vasche (autoclavi) destinate alla rifermentazione del vino “base” per la produzione dello spumante. Un sistema che risultò molto adatto soprattutto per l’elaborazione di spumanti secchi e anche capace di conservare in modo più efficace gli aromi e i profumi delle uve.
Martinotti lavorò e perfezionò il suo apparecchio per molto tempo, tuttavia l’ingegnerizzazione definitiva del metodo la firma Charmat che, nel 1907, mette a punto un sistema uguale a quello del Martinotti, ma con un impianto facilmente industrializzabile a costi accettabili perché usava autoclavi in ghisa smaltata a fuoco.
Dal 1907 in poi è Storia. La storia della spumantizzazione con Metodo Martinotti – Charmat, anche se a noi piace di più chiamarlo Metodo Italiano.
Un modo per produrre in nostro prosecco che preserva perfettamente i sentori fruttati di un’uva semi aromatica come la nostra Glera.
I nostri Vini

Toni. Valdobbiadene Prosecco Superiore di Cartizze Docg

LELE. PROSECCO ROSÈ MILLESIMATO BRUT DOC

GINO. PROSECCO MILLESIMATO DRY DOC

CARLO. PROSECCO BRUT MILLESIMATO DOC

Piero. VALDOBBIADENE SUPERIORE EXTRA DRY DOCG

BERTO. Prosecco DOC Brut

SANDRO. Prosecco Extra Dry DOC
